giovedì 12 agosto 2010

mode da buttare. O meglio, ciò che realmente non è mai andato di moda.




Ci sono persone, atteggiamenti, modi di fare e di muoversi fuori moda. Esistono mentalità, ideologie e parole fuori moda.

Ma quando parliamo Della Moda, possiamo fare un elenco infinito di accessori, capi e tendenze che sono indubbiamente da cestinare.
In primis, classifichiamo il peggio: il vestirsi di loghi evidenti, enormi, come se fossimo pagati dagli stilisti per diventare il loro cartellone pubblicitario.
Chi crede che l'indossare una t-shirt con le enormi iniziali di Dolce e Gabbana faccia stile alzi la mano (so che ci sarà un cielo di mani alzate). Chi non ha mai usato le mutande con firma sull'elastico (di quegli elastici così spessi che potrebbero essere usati per fare bumgee jumping) scagli la prima pietra. Siete tutti colpevoli, e lo sono stata anch'io. Dopo aver capito che è più elettrizzante notare un capo per la sua bellezza e non per lo stilista che l'ha ideato, allora ho messo in un sacco nero tutto ciò che sembrava una pubblicità occulta. Ora compro solo ciò che è bello, non quello che è uso comune della gioventù, per esempio, della collina taurinense, o dei frequentatori di via della Spiga a Milano. Chi ve lo fa fare di acquistare una borsa da 500 euro se è ricoperta di L e V? Sarebbe stata una bella borsa in pelle, di sicuro resistente e di tendenza, ma cosa ve ne fate di quelle due lettere ovunque (a meno che non vi chiamate Luisa e il vostro boy Valentino)? So che a tanti di voi rende felice lo sguardo di chi osserva i vostri capi super firmati, ma fidatevi che è più esaltante trovare quell'abito di quel designer emergente non famoso scovato in giro per l'Europa o al mercatino sotto casa, che possedete solo voi. Le vostre amiche invidierebbero la vostra diversità e cercherebbero di imitarvi, magari con scarsi risultati, così il vostro grado di felicità sarà sempre più alto.

Non è finita qui. Ci sono tante cose che proprio non vanno più. Un esempio: i jeans a vita bassissima. Non sperateci: il pantalone con riga del sedere di fuori non tornerà più, è scappato per vergogna. Ok che non è facile tornare come le nostre nonne ad avere la mutanda fino all'ombelico (non sarebbe semplice neanche l'eccitamento da parte del nostro partner!), ma la vita si è alzata, fa tendenza, fa molto globetrotter. No chiedetemi perchè, ma regala questa allure che con la parola che ho detto si sposa divinamente. E poi sta così bene il bermuda alto con una maglia a righe marina e dei bei sandali alla schiava. O una gonna sotto il seno con camicetta e decolletés spuntate.

Butterei nel cestino anche le calze color carne. So che quest'inverno una su due le userà, ma le trovo terribili. Più che altro il loro colore è agghiacciante, perchè non sarà mai uguale a quello della nostra pelle (a meno che non prendiate un 20 denari sabbia, che ancora può passare inosservato). Ma se tanto dobbiamo coprirci dalle temperature invernali, facciamolo con un colore velato ed elegante come il nero, il blu scuro o il grigio. Evitate le soluzioni fluorescenti: sono peggio del color carne e ingrassano da morire, a meno che voi non pesiate 40 chili.

Detto ciò, facciamo una carrellata en passant di ciò che mi infastidisce: le borsette di paillettes argentate, gli orecchini ad anello (si salvano solo in un contesto hippy-chic), le decolletés a punta e con tacco a spillo e il trucco mal fatto, perchè piuttosto è meglio stare a pelle nuda. Ho sicuramente dimenticato qualche particolare, ma forse meglio così: finireste con il ritrovarvici.