domenica 6 giugno 2010

Ci si aspetta che.

Succede che, quando una donna scrive su un blog, ci si aspetta che parli di moda. Quando capita ad un uomo, allora si può parlare anche di calcio, politica, cultura. Nel mio mondo, ci si racconta di quello che capita. Io oggi sono talmente assonnata che non ho voglia di parlare di niente. Semplicemente mi sono ricordata che non mi dispiace scrivere, ed eccomi qui, a tamburellare la mini tastiera di questo mini, fastidioso, computerino iperportatile di mia mamma. E' così piccino che starebbe comodo dentro un qualsiasi beauty-case. Ma le dimensioni non contano, giusto?
Facendo zapping su Sky, mi sono soffermata su un servizio fatto ad una modella di 17 anni: visto che le agenzie di moda non la volevano più per servizi di fashion, ha deciso, con mamma appresso, di posare a tette nude per riviste glamour. Il suo ragazzo: contento come una pasqua. D'altronde cosa c'è di più appagante di vivere sventolando i capezzoli al vento? Questo per riflettere sulle ideologie/letame che sotterrano le ragazzine; iniziano a spalarglielo addosso a 12 anni in modo da farle arrivare alla maggiore età consapevoli dell'equazione che dice: tette+culo al vento= tanti bei soldoni+fidanzati calciatori+vacanze gratis+shopping dispendioso. Beh, detta così non sembra neanche poi così male... Ma non facciamoci distrarre da queste oasi di benessere, donne! Una volta entrate, non se ne esce vive, ma rifatte e cornute.
Certo, la bellezza attira più di un Burger King, ma dato che ancora (per sfortuna di chi ci spera, vedi Britney Spears) non hanno ancora inventato il modo per congelarci e farci tornare in vita più gnocche di prima, dovremo accontentarci dei pochi anni di gioventù che ci spettano. A meno che non volessimo rincorrere il mito dell'immortalità, riducendoci a delle mummie incipriate alla Moira Orfei. Che poi, oltretutto, che fatica farà a truccarsi in quel modo tutte le mattine?

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