lunedì 11 ottobre 2010

Jacquard. Roarr.



Inverno, settimana bianca: chalet disperso nel bosco, odore di pino, caminetto acceso, cioccolata calda e maglione jacquard. Possibilmente rosso e raffigurante dei cerbiatti bianchi che brucano l'erbetta. Io se posso cambierei la cioccolata bollente con un bel bicchiere di vino rosso, di quelli fatti in casa, belli corposi. Abbinato alla maglia, che deve essere rossa. L'ho già detto?

A tal proposito, voi lo sapete chi è il signor Joseph-Marie Jaquard? Beh, lo avrete capito dal cognome. Napoleone addirittura gli conferì una pensione onoraria per aver brevettato il famoso e omonimo telaio da maglieria. E da quel giorno, o meglio, forse dopo un secoletto, i famosi maglioni nordici entrarono a far parte di ogni famiglia che avesse una casa in montagna, mentre da qualche anno invadono anche i catwalk più famosi del mondo.
Avete per caso sbirciato la collezione invernale di D&G? F-A-V-O-L-O-S-A.
Certo, nessuno avrà mai il coraggio di mettersi una di quelle tutine super stretch di lana jaquard, forse perchè i disegnini delle caprette nel bosco ingrasserebbero anche una taglia 38, però, personalmente, mi iscriverei ad un corso di sci solo per poterle sfoggiare davanti a tutti. E le abbinerei a scarponi di pelo (CE L'HO), cappellino con mega pon pon (CE L'HO), fidanzato alto abbronzato e muscoloso (magari in un'altra vita).
Lo scorso sabato Brigitta Bulgari (vi ricorderete di lei nel film ''dietro da impazzire'', o ancora in ''Brigitta fino in fondo'' e ancora in... Ok, meglio non andare avanti) faceva la dj nel locale dove lavoro (non poteva trovare miglior copertura per sembrare una ragazza normale) con indosso t-shirt oversize, stivaloni in pelo bianchi e cappellino jacquard. Che dire, ovviamente era divina. Certo che con i 40 gradi che c'erano dentro il locale forse sarà uscita con dei laghi al posto dei piedi.

Se volete poi imparare a usare i ferri e crearvi da sole il vostro bel maglione, il sito ''unfilodi.com'' vi spiega come procedere: ''Usare il filato Donegal Tweed di Lanark o Kauni 8/2 dal lavorare in doppio se volete uno spessore elevato (considerate che lo standing già da solo raddoppia il peso del capo, per cui anche lavorandola con i ferri da 3 mm viene un capo caldissimo). Ovviamente, poi, ferri circolari componibili KnitPro con cavi assortiti (puntali regolari e extrcorti)''. Semplice, vero? Non ho capito una sola parola. Forse inizieremo a preoccuparci dei ferri circolari componibili superata la menopausa e comporremo splendidi gilet per i nostri nipotini.

Per il momento godiamoci ciò che gli dei stilisti ci offrono.

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