martedì 5 ottobre 2010

Le scarpe mi assuefano. Non di puzza, sia chiaro.


Oh mio Dio, ho passato due ore all'interno di un negozio di scarpe. Ore durante le quali non udivo neanche la suoneria del telefono. Poteva chiamarmi anche il Papa e io non avrei risposto. Le scarpe mi mandano in tilt. Completa. Che vergogna. Dopo l'alcol, le droghe e il cioccolato io credo che LA SCARPA dia dipendenza. Non puoi fare a meno di provarne almeno 10 paia se ti trovi in un centro commerciale con 2000 modelli.
Grazie a questo pomeriggio, però, sono riuscita a trovare i tanto ricercati cuissardes senza tacco che cercavo dall'anno scorso, per la ridicola cifra di 20 euro! No, non vi dirò mai dove le ho comprate, ah ah. Beh, potete compromettermi con dei cioccolatini se volete. Anche se non potrei mangiarli dato che ho scoperto di avere il colesterolo alto.
Compromettetemi con un'aperitivo in centro allora. L'alcol non modifica i tassi di grassi nel sangue. Un Negroni lo bevo volentieri. Se è servito da un cameriere muscoloso e abbronzato ancora meglio. Magari accompagnato con frutta fresca, grazie.

Stasera vado a cena dai suoceri: mi devono rifilare 2 paia di pantaloni da stringere. Sono diventata la sarta di famiglia, ma d'altronde con tutte le soppressate che mi regalano ogni settimana (sarà per quello che ho il colesterolo alto?) devo contraccambiare in qualche modo. E poi meno male che mi tengono occupata: lavorare 3 giorni alla settimana mi angoscia. La mia noia è giunta a livelli di panico.
Sto inviando mille cv al giorno, ma guarda un po' tu, mi rispondono solo quegli idioti che offrono lavori altrettanto idioti, tipo ''rappresentante di aspirapolveri'', ''promoter per Mondolibri''. Per carità, già fatto. Ed è stato sufficiente.

Ora scrivo a Elio, Fiorucci. Voglio lavorare con lui. Perchè un po' sento di amarlo.

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